Le malattie gengivali nel cane di solito sono silenti. Al momento dell’insorgenza non presentano segni e sintomi esteriori. Durante il decorso della malattia ad uno avanzato, le malattie gengivali possono devastare la bocca del cane causando dolore cronico, erosione gengivale, caduta dei denti e perdita di tessuto osseo.
Sebbene le malattie gengivali nel cane siano purtroppo comuni, possono essere comunque prevenute. Ma perché insorgono? Quali sono le complicazioni? Come vengono trattate? E in che modo è possibile prevenirne l’insorgenza o almeno rallentarne la progressione?
Cause
I principali “colpevoli” dell’insorgenza delle malattie gengivali, sia negli animali domestici che negli esseri umani, sono i batteri. Al termine di un pasto, i batteri (insieme a cibo, saliva e altre particelle) iniziano a formare una sorta di patina viscosa sui denti, nota come placca.
I batteri presenti nella placca svolgono molte azioni, ma sia negli animali domestici che negli esseri umani vengono riconosciuti dal sistema immunitario come corpo estraneo.
Quando l’organismo del cane intercetta un corpo estraneo, ordina ai globuli bianchi di attaccarlo. A loro volta, i batteri presenti nella placca agiscono in modo da favorire il rilascio da parte dei globuli bianchi di enzimi che contribuiscono al danneggiamento del tessuto gengivale. Tale “schermaglia” porta all’infiammazione delle gengive, alla distruzione del tessuto e alla perdita di tessuto osseo. Il risultato finale sarà la perdita del dente.
La frequenza relativa all’insorgenza delle malattie gengivali, dette anche malattie parodontali, è 5 volte superiore nei cani rispetto all’essere umano. La bocca del cane è più alcalina rispetto a quella dell’uomo. Ciò favorisce la formazione della placca. Inoltre, alla maggior parte dei cani non vengono spazzolati i denti tutti i giorni, dando così modo ai batteri che formano la placca di proliferare.
Sintomi
Purtroppo, nei cani la sintomatologia iniziale correlata alle malattie gengivali è assente.
È raro che il proprietario dell’animale noti da subito segni di malattia gengivale e quando questo accade la malattia è ormai in fase molto avanzata. A quel punto, il cane potrebbe sperimentare dolore cronico, che gli animali tendono istintivamente a nascondere per evitare di mostrare debolezza.
Alcuni sintomi di malattia gengivale grave includono:
- problemi a raccogliere il cibo
- gengive sanguinanti o rosse
- perdita dei denti
- presenza di sangue nella ciotola dell’acqua o sui giochi che favoriscono la masticazione
- alito cattivo (alitosi)
- il cane emette rumori particolari quando mangia o sbadiglia
- formazione di protuberanze nella bocca
- saliva viscosa o caratterizzata dalla presenza di sangue
- il cane non gradisce che gli venga toccata la testa
- masticazione a un solo lato della bocca
- starnuti o secrezione nasale (una malattia gengivale di stadio avanzato a carico dei denti superiori può distruggere l’osso posto fra la cavità nasale e orale)
Complicazioni
Le malattie parodontali possono causare ben più che un singolo mal di denti. I cani affetti da una infiammazione gengivale non controllata presentano un rischio maggiore di patologie cardiache, renali ed epatiche.
Un’altra complicazione è la frattura patologica della mandibola. Col tempo, una malattia gengivale non trattata può distruggere l’osso a tal punto che anche una lieve pressione può comportare la frattura della mandibola indebolita del cane.
Prevenzione
I denti dell’animale dovrebbero essere spazzolati due volte al giorno. Minimizzando i batteri e i loro sottoprodotti, un organismo normale sarà in grado di fornire una difesa adeguata atta a preservare la salute del cavo orale.
Collaborando con il veterinario e seguendo i punti qui di seguito, è possibile prevenire o rallentare la progressione di malattie gengivali dolorose nel cane:
- Programmare esami del cavo orale e pulizie dentali regolari. Gli esami della cavità orale supportati da radiografie dentali, eseguite sottoponendo il cane ad anestesia generale, sono l’unico modo per avere un quadro completo della situazione dentale e gengivale dell’animale.
- Spazzolare i denti del cane ogni giorno. È cosa nota che il modo migliore per preservare la salute dei denti è quello di provvedere ad una routine di igiene dentale quotidiana. Lo stesso vale per il cane. Sebbene questo compito possa sembrare scoraggiante, in realtà può non essere così. Un po’ di pazienza, l’impiego degli strumenti giusti e alcune linee guida suggerite dal veterinario possono risolvere brillantemente la probabile riluttanza iniziale dell’animale. È un dato di fatto, procedere con calma e in modo graduale, può consentire di spazzolare i denti della maggior parte di cani e gatti, anche di quelli più anziani.
- Offrire al cane alimenti di qualità. Alcuni cani possono trarre notevole benefico dal consumo di linee alimentari specifiche che favoriscono la pulizia dentale durante la masticazione o di alimenti che contengono sostanze in grado di prevenire l’indurimento della placca. A tale proposito, si consiglia di chiedere il parere del veterinario prima di procedere all’acquisto di una linea alimentare specifica.
- Offrire al cane giochi sicuri e snack per la masticazione quotidiana. La masticazione quotidiana di giochi adatti ai denti del cane è un altro modo per contribuire a prevenire l’insorgenza di malattie gengivali nell’animale. È consigliabile optare per giochi e snack che non siano duri, come palline di gomma oppure giochi in gomma ove è possibile nascondere all’interno gli snack. Attenzione: il cuoio rigido può causare problemi gastrointestinali se il cane dovesse ingerire un pezzo di grandi dimensioni.
Per prevenire fratture e rotture dentali, è bene evitare di offrire al cane snack duri di qualsiasi tipo, come ossa di animali (crude o cotte) oppure ossa di nylon.
Trattamento
Una volta identificato il problema, il trattamento dipenderà dallo stadio di gravità della malattia, anche se inizialmente tutti i trattamenti richiedono un esame e una radiografia per determinare la presenza (o l’assenza) della malattia.
Stadio 1
Si tratta del primo stadio delle malattie gengivali e consiste in genere in un lieve arrossamento o infiammazione delle gengive, senza la formazione di tasche parodontali tra gengiva e dente. In questa fase, l’unico trattamento necessario è una pulizia del bordo gengivale (sopra e sotto).
Stadio 2
Si verifica in presenza di tasche parodontali tra la gengiva e il dente, ma prima di qualsiasi coinvolgimento osseo significativo. In questa fase il tessuto gengivale e la radice del dente vengono puliti, sciacquati e trattati con un gel che contribuisce al ricongiungimento della gengiva alla radice del dente.
Stadio 3
Insorge quando le tasche parodontali poste intorno ai denti sono più profonde di 5 millimetri. Ciò comporta la reale perdita di tessuto osseo. A seconda della anatomia della perdita di massa ossea, molte volte è possibile esporre il difetto aprendo un lembo di gengiva e pulendo il tessuto malato intorno alla radice del dente e all’osso. In seguito, vengono impiegate terapie speciali per favorire la crescita di nuovo tessuto e osso.
Stadio 4
La perdita ossea è superiore del 50% e l’estrazione del dente è l’unico trattamento possibile.
È nostra abitudine tenerci aggiornati e informati su come curare e preservare la nostra salute. Lo stesso dovrebbe accadere per i nostri animali domestici. Dobbiamo essere noi i promotori primari della salute del nostro cane.
- Lorraine Hiscox DVM FAVD Dip. AVDC; Jan Bellows, DVM, Dipl. AVDC, ABVP – Dentale Disease in Dogs – VCA Hospitals
- Alexander M. Reiter, DT, DMV, DAVDC, DEVDC, University of Pennsylvania – Dental Disorders of Dogs – MSD Veterinary Manual
- Wendy C. Fries – The Perils of Gum Disease in Dogs – FETCH by WebMD