Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) che colpiscono il gatto sono caratterizzate da anoressia, perdita di peso e attacchi di vomito e/o diarrea cronici, ciclici o intermittenti, che possono persistere per prolungati periodi di tempo. La causa eziologica di questa condizione rimane ancora sconosciuta.
Le malattie infiammatorie croniche intestinali causano disturbi gastrointestinali e dolore addominale. Sono più frequentemente riscontrate nei gatti di età matura e anziani, tuttavia anche i gatti giovani possono essere colpiti da tali patologie.
L’anomalia clinica più persistente osservata nei gatti affetti da tali malattie è l’anoressia, seguita da significativa riduzione del peso corporeo, episodi di vomito e diarrea di tipo acquoso. I gatti affetti mostrano un aspetto emaciato e debole, con un pelo opaco. In molti casi, si osserva anche la presenza di flatulenza. I segni clinici possono variare in intensità e frequenza nel corso del tempo. È importante sottolineare che le malattie infiammatorie croniche intestinali possono causare notevole dolore nel gatto affetto.
Cause delle malattie infiammatorie croniche intestinali nel gatto
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) sono caratterizzate da un ispessimento delle pareti intestinali dell’intestino crasso e/o dell’intestino tenue, che che si sviluppa a seguito di una risposta infiammatoria eccessiva.
La causa precisa delle malattie infiammatorie croniche intestinali nel gatto non è ancora completamente compresa, ma si ritiene che possa derivare da una combinazione di fattori. Si ipotizzano predisposizione genetica, ipersensibilità ai batteri e/o allergie alimentari come possibili cause.
Indipendentemente dall’eziologia specifica, la flora batterica normale presente nel tratto gastrointestinale del gatto svolge un ruolo fondamentale nel processo infiammatorio associato a queste malattie. Nei gatti, tali condizioni sono state correlate all’infiammazione del pancreas (pancreatite) e del fegato (colangioepatite) in una sindrome nota come “triadite”.
Sintomi delle malattie infiammatorie croniche intestinali nel gatto
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) sono responsabili di disturbi gastrointestinali persistenti e dolore addominale in modo cronico, ciclico o intermittente. Inizialmente, i sintomi possono essere di entità lieve, ma tendono ad intensificarsi nel corso del tempo. Studi osservazionali hanno suggerito una maggiore predisposizione alle MICI nei gatti di razza, in particolare tra i gatti siamesi e quelli di razza in generale.
Di seguito sono elencati i sintomi associati a queste condizioni:
- Anoressia: una marcata diminuzione o completa assenza di appetito. I gatti affetti da MICI mostrano un rifiuto persistente del cibo.
- Perdita di peso: una progressiva diminuzione del peso corporeo nel tempo. I gatti affetti diventano magri e sottopeso.
- Vomito: episodi di espulsione del contenuto gastrico attraverso la bocca. Nel caso delle MICI, il vomito è solitamente schiumoso e può contenere tracce di bile. Raramente si osserva la presenza di cibi solidi.
- Diarrea acquosa: defecazioni frequenti e liquide. La diarrea associata alle MICI può contenere muco e/o sangue rosso vivo, specialmente durante la progressione della malattia.
- Opacità del mantello: il pelo del gatto affetto appare spento, opaco e privo della lucentezza tipica.
- Defecazione inappropriata: alcuni gatti possono defecare al di fuori della cassetta igienica, indicando una perdita di controllo intestinale o un disagio nell’utilizzo della lettiera stessa.
- Borborigmo: un rumore simile a un gorgoglio prodotto dal movimento del gas attraverso l’intestino. Può essere udibile e indicare un’attività intestinale anomala.
- Flatulenza: la presenza eccessiva di gas nel tratto intestinale, che può essere rilasciato con rumori o odori sgradevoli.
I sintomi sopra elencati tendono ad aggravarsi e ridursi nel corso del tempo, con periodi di maggiore o minore intensità.
È importante sottolineare che le malattie infiammatorie croniche intestinali possono causare dolore significativo nei gatti, sebbene essi possano mostrare una discreta tolleranza al dolore. Alcuni segni di dolore possono includere depressione, letargia, resistenza al contatto fisico o alla manipolazione, tendenza a nascondersi e difficoltà nella deambulazione o nell’equilibrio sulle zampe posteriori.
Diagnosi
La diagnosi delle malattie infiammatorie croniche intestinali nel gatto rappresenta una sfida clinica, richiedendo una valutazione approfondita che comprende diverse metodologie diagnostiche e l’interpretazione accurata dei sintomi e dei risultati dei test.
Ecco un elenco dei punti chiave relativi alla diagnosi delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) nei gatti:
- Biopsia intestinale: la diagnosi definitiva delle MICI richiede generalmente una biopsia intestinale. Questa procedura può essere eseguita chirurgicamente o per via endoscopica, prelevando campioni di tessuto intestinali per l’esame al microscopio.
- Analisi del sangue e delle urine: le analisi di routine del sangue e delle urine spesso non mostrano risultati significativi nelle MICI, ma sono utili per escludere altre possibili cause dei sintomi del gatto. Possono essere raccomandati test come la valutazione degli ormoni tiroidei e test per FeLV (virus della leucemia felina) e FIV (virus dell’immunodeficienza felina).
- Livelli di folati e cobalamina: la misurazione delle concentrazioni di folati e cobalamina nel siero può aiutare a valutare la funzionalità del pancreas e dell’intestino tenue, che possono essere influenzati dalle MICI.
- Flottazione fecale: l’esame delle feci per la presenza di parassiti intestinali può essere eseguito per escludere l’infezione parassitaria come causa o contributore delle MICI.
- Radiografie addominali ed ecografia: le radiografie dell’addome spesso non mostrano anomalie significative nelle MICI, ma l’ecografia addominale può essere utile per identificare lesioni o ispessimenti del rivestimento intestinale e per lo screening delle malattie pancreatiche.
- Valutazione del regime alimentare: l’analisi dettagliata dell’alimentazione del gatto può essere eseguita per escludere allergie alimentari come possibile causa dei sintomi.
- Trattamento sintomatico: in alcuni casi, se tutte le altre possibili cause dei sintomi sono state escluse e il gatto risponde positivamente a un trattamento sintomatico, può essere formulata una diagnosi presuntiva di MICI senza il prelievo di campioni bioptici.
È importante sottolineare che la biopsia intestinale rimane il metodo diagnostico più affidabile per confermare la presenza di MICI nei gatti.
Trattamento e prevenzione delle malattie infiammatorie croniche intestinali nel gatto
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) feline rappresentano una sfida nella pratica veterinaria, in quanto la loro causa rimane sconosciuta e la prevenzione risulta al momento irrealizzabile. Tuttavia, queste condizioni possono essere gestite efficacemente attraverso un approccio terapeutico multidisciplinare. Di seguito sono elencate le principali modalità di trattamento e gestione delle MICI nei gatti:
- Farmaci orali antinfiammatori: possono essere prescritti per ridurre l’infiammazione intestinale. Questi farmaci aiutano a controllare i sintomi e a migliorare la qualità di vita del gatto.
- Immunosoppressori: in alcuni casi, possono essere necessari farmaci immunosoppressori per ridurre la risposta immunitaria e l’infiammazione cronica nel tratto intestinale.
- Antibiotici e antiparassitari: se vi è una componente batterica o parassitaria associata alle MICI, possono essere prescritti antibiotici specifici o antiparassitari per combattere l’infezione e ridurre l’infiammazione.
- Terapia di supporto: la terapia di supporto, come la somministrazione di fluidi, la gestione del dolore e il supporto nutrizionale, è essenziale per mantenere il benessere generale del gatto affetto da MICI.
- Dieta adeguata: una dieta sana, appetibile e altamente digeribile è fondamentale per ridurre l’infiammazione intestinale e fornire al gatto i nutrienti necessari per il recupero e il mantenimento della salute.
Il veterinario curante svilupperà un piano terapeutico personalizzato in base alle esigenze specifiche del paziente e alla sua risposta al trattamento. Sebbene non esista una soluzione magica, la gestione a lungo termine delle MICI richiede pazienza e costanza da parte dei proprietari. Le visite di controllo periodiche sono essenziali per monitorare la condizione e apportare eventuali aggiustamenti al protocollo terapeutico.
È importante notare che, sebbene non sia ancora stata stabilita una relazione definitiva, è stata ipotizzata un’associazione tra MICI gravi e lo sviluppo di linfosarcoma intestinale. Inoltre, è stata osservata una connessione tra MICI feline, malattia epatica infiammatoria e pancreatite.
- Kayode Garraway, DVM; Karin Allenspach, DVM, PhD, DECVIM-CA; Albert Jergens, DVM, MS, PhD, DACVIM (SAIM) – Inflammatory Bowel Disease in Dogs and Cats – Today’s Veterinary Practice
- DAVIES The Veterinary Specialists – Inflammatory Bowel Disease Fact Sheet
- Veterinary Referral Center – Inflammatory Bowel Disease in Dogs and Cats
- Cornell Feline Health Center – Inflammatory Bowel Disease