Prostatite nel cane: cause, sintomi, diagnosi e trattamento

I cani di sesso maschile, analogamente all’essere umano, manifestano una suscettibilità ai disturbi prostatici. La prostatite nel cane rappresenta una condizione non frequente, tuttavia, se non trattata adeguatamente, può assumere un carattere patologico grave. Inoltre, la prostatite può indicare la presenza di altre affezioni prostatiche.

Che cos’è la prostatite nel cane?

Il termine “prostatite” è utilizzato per descrivere l’infiammazione della prostata, una ghiandola riproduttiva presente esclusivamente nei cani di sesso maschile. Questa ghiandola circonda la vescica dove si incontra con l’uretra ed è responsabile della produzione dei liquidi presenti nello sperma. Quando si verifica l’infiammazione della prostata, il processo infiammatorio può coinvolgere i tessuti circostanti, determinando problematiche legate alla minzione e alla defecazione.

La prostatite, in genere, ha una natura batterica. Si distinguono due forme di prostatite batterica: acuta e cronica. La prostatite acuta rappresenta un’infezione improvvisa della prostata che provoca sintomi evidenti nel cane. La prostatite cronica, invece, è un’infezione prostatica a lungo termine che può rimanere asintomatica. La prostatite acuta può evolvere in una forma cronica.

Le infezioni del tratto urinario spesso si manifestano contemporaneamente alla prostatite batterica. Ciò può accadere poiché il liquido prostatico si riversa nella vescica, facilitando la diffusione dell’infezione prostatica nel tratto urinario.

Sintomi della prostatite nel cane

Tra i sintomi comuni associati alla prostatite nel cane si riscontrano:

  • Infezioni ricorrenti del tratto urinario
  • Presenza di sangue nelle urine (ematuria)
  • Dolore addominale
  • Dolore alla schiena
  • Andatura rigida negli arti posteriori
  • Febbre
  • Letargia o depressione
  • Perdita dell’appetito
  • Difficoltà durante la minzione
  • Difficoltà durante la defecazione
  • Feci dalla forma sottile e nastriforme
  • Presenza di una prostata ingrossata (prostatomegalia), che può essere rilevata attraverso l’esame veterinario.

La prostatite acuta comunemente si manifesta con sintomi quali letargia, dolore e febbre. È frequente che i cani affetti da prostatite acuta presentino anche un’infezione concomitante del tratto urinario. La prostatite acuta può portare alla comparsa di disidratazione, setticemia (un’infezione sistemica caratterizzata dalla presenza di batteri nel sangue) e shock, condizioni gravi e potenzialmente fatali.

I cani affetti da prostatite cronica spesso non mostrano segni evidenti di malattia. Le infezioni croniche ricorrenti del tratto urinario sono spesso correlate alla presenza di una prostatite cronica. Questo può rappresentare l’unico segno che porta il veterinario a formulare una diagnosi.

Nei casi di prostatite batterica, i cani possono anche sviluppare ascessi prostatici. La rottura di un ascesso può causare l’insorgenza di peritonite, un’infiammazione del rivestimento della cavità addominale pericolosa e potenzialmente fatale.

La prostatite può causare un ingrossamento della prostata che, a sua volta, può comportare difficoltà durante la minzione e la defecazione. Questo ingrossamento può anche causare dolore e influenzare l’andatura degli arti posteriori del cane.

Nel caso in cui il cane manifesti segni di prostatite o altri segni di malattia, è fondamentale contattare immediatamente il veterinario per una valutazione e un intervento adeguati.

prostatite cane

Cause della prostatite nel cane

La prostatite può manifestarsi in qualsiasi cane maschio, tuttavia è più comune nei cani non castrati rispetto a quelli castrati. Non sembra esserci un’associazione significativa tra la razza canina e l’insorgenza di questa condizione. La maggior parte dei casi di prostatite coinvolge cani di mezza età o più anziani.

La prostatite batterica si sviluppa quando la prostata viene infettata da batteri. Questi batteri possono provenire dalla vescica urinaria, da altre parti del corpo, dal flusso sanguigno o da una ferita esterna. Il rischio di contrarre la prostatite è più elevato nei cani con un sistema immunitario compromesso.

In alcuni casi, la prostatite può insorgere come una complicanza di un’altra condizione. Molti casi di prostatite cronica sono causati dall’iperplasia prostatica benigna (un aumento uniforme delle dimensioni della prostata). L’iperplasia prostatica benigna è una condizione correlata agli ormoni che colpisce principalmente i cani maschi non castrati.

La prostatite può anche essere associata a cisti prostatiche o paraprostatiche e al tumore della prostata.

Diagnosi

Il processo diagnostico condotto dal veterinario inizierà con la raccolta dell’anamnesi attraverso un colloquio diretto con il proprietario, seguito da un esame fisico completo. Durante l’esame rettale, il veterinario effettuerà la palpazione della prostata. L’infiammazione prostatica può essere identificata attraverso questa procedura.

Successivamente, saranno eseguite un’analisi delle urine e un’urinocoltura al fine di individuare la presenza di eventuali infezioni. Potrebbero essere raccomandati ulteriori esami per valutare la funzionalità degli organi e controllare il quadro ematico.

Il veterinario potrebbe inoltre suggerire l’utilizzo di metodiche di imaging, come radiografie o ecografie, per visualizzare la prostata e rilevare eventuali anomalie. In alcuni casi, il veterinario potrebbe decidere di raccogliere un campione di liquido prostatico da inviare a un laboratorio per ulteriori analisi.

Trattamento della prostatite nel cane

La prostatite batterica richiede un trattamento antibiotico specifico. Nei casi di prostatite acuta, è spesso necessaria l’ospedalizzazione del cane per garantire la somministrazione di fluidi per via endovenosa al fine di prevenire la disidratazione. Durante il ricovero, il cane viene trattato con antibiotici e viene monitorato per rilevare eventuali segni di sepsi o altre complicazioni.

Anche i cani affetti da prostatite cronica necessitano di trattamento antibiotico. Tuttavia, se è presente un’iperplasia prostatica benigna (IPB), il solo trattamento antibiotico non è sufficiente. La castrazione, o sterilizzazione, rappresenta il trattamento di scelta per l’IPB. Tuttavia, alcuni proprietari possono optare per non castrare il cane, ad esempio se si tratta di un cane da allevamento o da esposizione. In questi casi, può essere prescritto un farmaco chiamato finasteride per gestire le alterazioni ormonali correlate all’IPB.

L’approccio chirurgico potrebbe essere necessario se vengono rilevate cisti prostatiche o paraprostatiche.

Per il trattamento del tumore prostatico, è spesso utilizzato il farmaco chiamato piroxicam. Questo farmaco può essere parte integrante di una terapia combinata che può includere anche interventi chirurgici o radioterapia a seconda del caso specifico.

Come prevenire la prostatite nel cane

La prostatite è una condizione rara nei cani castrati, pertanto la sterilizzazione del cane maschio rappresenta il metodo più efficace per prevenirne lo sviluppo.

La diagnosi tempestiva della prostatite è essenziale per prevenire l’insorgenza di complicanze. Pertanto, se noti segni o sintomi anomali nel tuo cane, è consigliabile fissare il prima possibile un appuntamento con il veterinario.

Durante un esame rettale di routine, il veterinario potrebbe anche essere in grado di identificare eventuali cambiamenti nella prostata. È quindi importante portare regolarmente il cane dal veterinario per le visite periodiche raccomandate, che possono includere l’esame rettale, al fine di rilevare tempestivamente eventuali alterazioni prostatiche.

Fonti

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