Malattie cardiache del gatto: tipologie, segni e cura

Le cardiopatie (malattie cardiache) sono una grave condizione medica che può interessare cani, gatti ed essere umano.

Tipologie di malattie cardiache del gatto

In linea generale, le malattie cardiache possono essere suddivise in due categorie:

  • Forme congenite
  • Forme ad esordio adulto

Cardiopatie congenite

Nelle malattie congenite, il difetto cardiaco è presente alla nascita. Sebbene i segni delle malattie congenite siano spesso visibili in giovane età, in alcuni casi le cardiopatie congenite possono passare inosservate per molti anni.

Le cardiopatie congenite possono essere provocate da un problema di sviluppo che causa malformazioni a carico del cuore durante lo sviluppo dell’embrione. Questa tipologia di cardiopatia congenita può interessare esclusivamente un singolo gattino dell’intera cucciolata. Le malattie cardiache congenite possono anche comportare un disturbo genetico o ereditario, nel qual caso il problema può coinvolgere più gattini della medesima cucciolata.

Cardiopatie ad esordio adulto

Le malattie cardiache ad esordio adulto possono insorgere a seguito di un danno a carico della struttura cardiaca in un determinato momento della vita del gatto e tradursi in funzione cardiaca anomala. Alcuni casi di cardiopatie ad apparente esordio adulto possono essere dovuti a una condizione ereditaria la cui progressione è strettamente correlata all’avanzare dell’età del gatto. La tipologia più comune di malattia ad esordio adulto nel gatto è la cardiomiopatia, una patologia che colpisce il muscolo cardiaco. La causa esatta della maggior parte delle tipologie di malattie cardiache ad esordio adulto è sconosciuta, sebbene genetica e stile di vita (peso, attività fisica e dieta) possano svolgere un ruolo importante. In alcuni casi, le cardiopatie che insorgono in età adulta si sviluppano secondariamente ad altri problemi a carico di altre regioni corporee, come la ghiandola tiroidea (ipertiroidismo).

La struttura del cuore del gatto e in che modo viene influenzata dalle malattie cardiache

Il cuore del gatto può essere suddiviso in 4 componenti funzionali:

  • Il muscolo cardiaco che pompa il sangue in tutto il corpo.
  • Le valvole cardiache che agiscono per impedire al sangue di transitare nella direzione sbagliata.
  • Il pericardio che è una membrana resistente che riveste e protegge il cuore.
  • Il sistema di conduzione elettrica che agisce per creare e condurre impulsi elettrici intorno al cuore consentendogli di contrarsi o battere in modo sistematico e coordinato.

Una o tutte queste parti possono essere colpite da una malattia cardiaca.

Le malattie cardiache sono comuni nel gatto?

Le malattie cardiache sono meno comuni nel gatto che nel cane. Il tipo più comune di cardiopatia nel gatto è la cardiomiopatia ipertrofica ad esordio adulto.

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Featured Image: Juan Gomez/Unsplash

Segni e sintomi delle malattie cardiache del gatto

La maggior parte dei gatti non mostra alcun segno clinico finché la malattia non è in fase avanzata. A differenza degli esseri umani e dei cani, la tosse è raramente presente in caso di cardiopatia felina. Può essere presente l’intolleranza all’esercizio, ma difficile da riconoscere in quanto il gatto di rado fa passeggiate o viene coinvolto in attività fisiche prolungate con il proprietario. La progressione della malattia e la diminuzione della tolleranza all’esercizio portano il gatto a ritirarsi, nascondersi e a dormire di più.

I segni più comuni delle malattie cardiache del gatto sono:

Le cardiopatie congenite del gatto

Le due tipologie di malattie cardiache congenite più comuni sono:

  • Malformazioni a carico di una valvola cardiaca.
  • Difetto settale, ossia un foro nella parete (setto) che separa il cuore nella metà destra e sinistra.

In entrambi i casi, il sangue scorre in modo anomalo attraverso il difetto, causando turbolenza cardiaca.

Questo provoca l’insorgere di soffio cardiaco che viene spesso rilevato durante un esame fisico di routine. L’intensità del soffio riflette l’entità della turbolenza cardiaca ma non è indicativa della gravità della malattia. Non tutti i soffi cardiaci sono associati a malattie cardiache. Alcuni possono riflettere un altro processo patologico come l’anemia. I gatti normali possono presentare soffi cardiaci intermittenti, spesso quando la loro frequenza cardiaca aumenta a causa dello stress. In questo caso, si tratta di soffi cardiaci fisiologici che non hanno alcun impatto sulla salute dell’animale.

Diagnosi delle malattie cardiache congenite del gatto

A seconda del soffio cardiaco e dell’entità dei segni clinici, il veterinario può raccomandare ulteriori test per determinare la causa. In genere, questi includono radiografie, elettrocardiogramma (ECG) per registrare l’attività elettrica del cuore ed esame ecografico (ecocardiografia). In alcuni casi, se il veterinario sospetta che il soffio cardiaco sia secondario a un’altra malattia, possono essere raccomandati test più approfonditi.

Trattamento delle malattie cardiache congenite del gatto

Il trattamento specifico dipenderà dalla causa della malattia cardiaca. Attualmente, solo alcune anomalie cardiache congenite diverse dal dotto arterioso pervio possono essere corrette chirurgicamente. Quando a un gattino viene diagnosticata una malattia cardiaca, i test diagnostici contribuiscono a determinare la prognosi e l’eventuale necessità di un trattamento medico. In molte situazioni, qualora venga rilevato un soffio cardiaco durante un esame di routine in assenza di segni di problemi, l’opzione migliore rimane un attento monitoraggio del gatto.

La presenza di un soffio cardiaco non implica necessariamente una compromissione della qualità della vita o la riduzione dell’aspettativa di vita del gatto.

Quali malattie cardiache ereditarie può contrarre il gatto?

Alcune razze feline sono predisposte ad alcuni tipi di cardiopatie.

  • Maine Coon. In alcuni gatti Maine Coon si osserva una grave forma di malattia del muscolo cardiaco (cardiomiopatia ipertrofica). I gatti affetti possono iniziare a sviluppare problemi già all’età di 3 mesi, mentre i gatti meno colpiti mostrano segni di insufficienza cardiaca all’età di 2-4 anni. Uno studio recente ha mostrato che il 33% dei gatti Maine Coon presentava un’anomalia genetica correlata alla cardiomiopatia ipertrofica.
  • American e British Shorthair. In queste razze si osserva una forma meno grave di cardiomiopatia ipertrofica.
  • Persiano (domestico a pelo lungo). Anche questa razza presenta un’alta incidenza di cardiomiopatia ipertrofica.
  • Siamese. Questa razza è più comunemente interessata dal dotto arterioso pervio (DAP). Il dotto arterioso devia il sangue dai polmoni durante la vita prenatale e normalmente si chiude alla nascita. La mancata chiusura o la pervietà di questo dotto compromette l’afflusso di sangue a torace, addome e arti posteriori. Al gatto Siamese è stata diagnosticata anche un’altra forma di cardiomiopatia, la cardiomiopatia dilatativa, che comporta un assottigliamento del muscolo cardiaco strettamente correlato all’ingrossamento del cuore.

Le malattie cardiache del gatto in età adulta

La malattia cardiaca più comune che il gatto sviluppa in età adulta è la cardiomiopatia, di solito della forma ipertrofica.

Le malattie che colpiscono principalmente valvole cardiache e pericardio sono rare nel gatto adulto.

Una serie di condizioni può interessare il ritmo cardiaco felino. Molti gatti affetti da disturbi del ritmo cardiaco manifestano relativamente pochi segni di malattia. In alcuni casi, può essere necessario un trattamento farmacologico per ripristinare frequenza e ritmo cardiaco normali.

Alimentazione del gatto cardiopatico

Nel caso in cui il peso corporeo sia normale, il gatto con malattie cardiache non presenta esigenze dietetiche specifiche, purché la dieta contenga livelli adeguati dell’aminoacido taurina. La taurina è essenziale nell’alimentazione del gatto per prevenire la cardiomiopatia dilatativa. È importante che il peso corporeo del gatto sia mantenuto entro un range ottimale (né sovrappeso, né sottopeso). A tale scopo, potrebbe essere necessario apportare modifiche all’apporto calorico giornaliero.

Le diete iposodiche (basso apporto di sodio) non sono particolarmente utili, a meno che la malattia cardiaca non sia associata a ipertensione (pressione alta). La supplementazione con vitamina E, coenzima Q10 o altri farmaci possono essere utili. Il veterinario fornirà al proprietario tutte le raccomandazioni necessarie in base alle esigenze specifiche del gatto.

Raccomandazioni sul trattamento farmacologico

  • È di fondamentale importanza che il proprietario segua scrupolosamente le istruzioni relative ai farmaci prescritti.
  • Per quanto concerne i farmaci somministrati più di una volta al giorno, i dosaggi devono essere distribuiti nell’arco della giornata nel modo più uniforme possibile.
  • Alcuni farmaci per il cuore possono avere gravi effetti collaterali se l’assunzione viene interrotta improvvisamente. Quindi, è importante che al gatto venga somministrato il farmaco prescritto regolarmente e che la ricetta di prescrizione venga richiesta in anticipo.
  • Il veterinario raccomanderà farmaci specifici, se necessari, a seconda delle esigenze individuali del gatto. Alcuni farmaci comunemente usati per il gatto includono ACE-inibitori, enalapril o benazepril, il beta-bloccante atenololo e diuretici come furosemide o spironolattone.
  • In presenza di un problema di coagulazione del sangue, possono essere utilizzati un dosaggio molto basso di aspirina o un farmaco chiamato clopidogrel (Plavix®).

La prognosi varia a seconda del momento della diagnosi, della condizione e dell’efficacia del trattamento.

Fonti

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