Uveite nel cane: cause, sintomi e trattamento

L’uvea è una delle componenti anatomiche dell’occhio del cane, costituita da:

  • Iride, sottile struttura circolare dell’occhio, ha la funzione di regolare il diametro della pupilla e conferisce all’occhio il suo colore.
  • Corpo ciliare, è una parte della parete dell’occhio che contribuisce alla formazione del fluido oculare noto come umor acqueo, che rappresenta una fonte di nutrimento per gli strati dell’occhio e mantiene la pressione intraoculare entro limiti fisiologici. Il corpo ciliare contiene inoltre legamenti e muscoli che agiscono sul cristallino e ne determinano la capacità di messa a fuoco delle immagini.

L’iride e il corpo ciliare rappresentano il tratto uveale anteriore dell’occhio, fondamentale per il corretto funzionamento dell’apparato visivo.

  • Coroide, rappresenta uno strato intermedio dell’occhio deputato alla fornitura di sangue e nutrienti ai tessuti oculari.

Cos’è l’uveite?

L’uveite è una condizione infiammatoria che colpisce una o più delle strutture dell’uvea.

Nel caso in cui l’infiammazione coinvolga tutte e tre le strutture, la patologia viene indicata come panuveite. Tuttavia, se solo il corpo ciliare e l’iride sono interessati, ci si riferisce alla condizione come uveite anteriore, mentre nel caso in cui l’infiammazione colpisca la coroide, la condizione viene definita uveite posteriore.

È possibile che l’uveite coinvolga solo uno o entrambi gli occhi contemporaneamente.

Cause dell’uveite nel cane

L’uveite rappresenta una patologia multifattoriale, in cui diverse eziologie possono concorrere alla sua insorgenza. Tuttavia, in alcuni casi, l’origine della condizione può risultare di difficile identificazione. In generale, le cause più comuni che possono predisporre alla comparsa di tale patologia includono:

  • Infezioni di natura virale (ad esempio rabbia, cimurro), batterica (come la malattia di Lyme, leptospirosi), parassitaria (toxoplasmosi, ehrlichiosi) o fungina (blastomicosi, istoplasmosi, criptococcosi, coccidioidomicosi).
  • Malattie metaboliche, quali il diabete.
  • Ipertensione
  • Esposizione a tossine, spesso di origine chimica o irritante che penetrano nell’occhio.
  • Eziologia immunomediata, in particolare le malattie autoimmuni in cui il cane produce anticorpi contro i propri tessuti.
  • Traumi oculari
  • Lesioni del cristallino con conseguente fuoriuscita di proteine.
  • Tumori oculari

Segni clinici dell’uveite nel cane

L’uveite può essere caratterizzata da diversi segni e sintomi oculari, tra cui:

  • Forte dolore oculare associato a un marcato arrossamento delle parti visibili dell’occhio.
  • Chiusura dell’occhio (strizzamento o blefarospasmo) e fotofobia, ovvero la difficoltà o l’evitamento di esposizione a luci intense.
  • Aspetto torbido dell’occhio e sanguinamento o lacrimazione eccessiva.
  • Riduzione della dimensione della pupilla (miosi) e rigonfiamento dell’iride verso l’esterno (irite).
  • Presenza di sangue o pus all’interno dell’occhio, congiuntiva e sclera arrossate e cornea opaca o dall’aspetto bluastro.
  • Complicanze nei casi cronici, come cataratta, cecità o lussazione del cristallino.
uveite cane
Featured Image: charlesdeluvio/Unsplash

Diagnosi dell’uveite nel cane

L’uveite e il glaucoma presentano sintomi simili, pertanto la valutazione della pressione intraoculare (PIO) risulta essere una pratica comune al fine di differenziare le due patologie. In caso di uveite, si riscontra una PIO ridotta, mentre nel glaucoma questa risulta elevata. Tale procedura è di semplice esecuzione e indolore.

La conduzione di un esame fisico completo e approfondito del cane risulta essenziale in quanto la presenza di malattie sistemiche può manifestarsi con l’uveite tra i loro sintomi. Tra le manifestazioni cliniche più comuni, è possibile riscontrare un cambiamento di colore dell’iride, che può essere di natura permanente. Al fine di effettuare una diagnosi accurata, possono essere impiegate procedure diagnostiche speciali come l’ecografia oculare. Inoltre, ulteriori esami possono essere eseguiti per escludere la presenza di malattie sistemiche, tra cui esami del sangue, analisi delle urine o radiografie. In caso di sospetta eziologia infettiva, potrebbe essere necessario eseguire esami del sangue specifici o prelevare campioni di tessuto per test diagnostici.

Trattamento dell’uveite nel cane

Inizialmente, il trattamento dell’uveite mira a ridurre l’infiammazione e fornire sollievo dal dolore mediante l’utilizzo di farmaci topici per gli occhi, come i corticosteroidi (prednisolone, desametasone) o farmaci antinfiammatori non steroidei, come il flurbiprofene (commercialmente noto come Ocufen®).

Nel caso in cui l’uveite sia causata da un trauma oculare, il trattamento prevede la riparazione di eventuali lesioni corneali o la rimozione di un corpo estraneo dall’occhio, con eventuale consulenza di uno specialista. I farmaci per via orale possono essere somministrati una volta escluse le cause sottostanti. Il trattamento ottimale deve prendere in considerazione non solo i sintomi clinici, ma anche la condizione primaria sottostante che ha portato all’insorgenza dell’uveite.

Uno degli obiettivi del trattamento è prevenire lo sviluppo di complicanze secondarie, tra cui il glaucoma (un aumento della pressione intraoculare che può causare dolore e portare alla cecità), il distacco della retina, la lussazione del cristallino o la sinechia (la formazione di aderenze tra l’iride e la cornea o il cristallino).

Per valutare la risposta iniziale al trattamento, il veterinario dovrà esaminare frequentemente il cane. La frequenza dei successivi controlli dipenderà dalla gravità della malattia e dalla risposta del cane al trattamento.

Prognosi

In caso di trattamento adeguato, la maggior parte dei casi di uveite può iniziare a migliorare entro le prime ventiquattro ore, tuttavia la prognosi finale sarà influenzata dalla causa sottostante. In presenza di opacità corneale o emorragia oculare, la risoluzione del quadro clinico potrebbe richiedere alcuni giorni in più.

Le complicanze sono più frequenti in presenza di casi gravi o ricorrenti di uveite. L’uveite grave può portare a una cecità irreversibile. La diagnosi precoce e un tempestivo trattamento sono fattori determinanti per una prognosi favorevole.

Fonti

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