I gatti sono per natura animali meticolosi e sono tra i mammiferi più puliti e attenti alla propria cura. La maggior parte dei gatti, se in salute, dedica diverse ore al giorno alla propria toelettatura. Tuttavia, i gatti domestici possono usufruire a tale proposito anche di un piccolo aiuto da parte dei loro compagni umani.
Esistono quattro aspetti base da tenere in considerazione quando ci si occupa della cura del gatto: pelo, pelle, unghie e orecchie. Imparare a prendersi cura del gatto non richiede molto tempo e le tecniche da mettere in pratica non necessitano di una formazione specializzata. Con un po’ di pratica, la maggior parte dei proprietari può imparare a prendersi cura del gatto in breve tempo.
Un programma regolare di toelettatura è importante per la salute generale e il benessere dell’animale. Fortunatamente, alla maggior parte dei gatti piace essere spazzolata, specie se questo avviene su base regolare a partire dalla tenera età del micio.
Il tipo di pelo ha la sua importanza
I gatti possono essere a pelo corto, medio, semi-lungo o lungo. Anche le caratteristiche del pelo possono essere diverse: fine, spesso e denso. Alcuni gatti presentano un mantello riccio e altri sono privi di pelo.
I gatti a pelo corto necessitano di essere spazzolati occasionalmente mediante l’impiego di una spazzola a setole morbide o un guanto apposito, per mantenere il mantello ordinato e tenere sotto controllo la perdita del pelo.
I gatti a pelo semi-lungo necessitano di un po’ più di attenzione. Ovviamente, i gatti a pelo lungo richiedono più attenzione di tutti.
Come prevenire la formazione di nodi nel pelo del gatto
I gattini a pelo lungo dovrebbero essere spazzolati regolarmente utilizzando una spazzola a setole lunghe rigide o metallica. Di tanto in tanto, è possibile anche usare un pettine in metallo provvisto di denti arrotondati per evitare di ledere la pelle sensibile e fragile del gatto.
I gatti con pelo fine, lungo e spesso, come l’Himalayano e il Persiano, sono estremamente inclini a sviluppare nodi, specie sotto le zampe (nella zona ascellare) e intorno alle orecchie. Quasi sempre, questi nodi si sviluppano se il gatto non viene spazzolato regolarmente. Talvolta, l’animale necessita di essere spazzolato o pettinato ogni giorno.
Si dice “prevenire è meglio che curare”. Certo, nei gatti domestici la prevenzione è la chiave per controllare il problema nodi. Se trascurati, i nodi possono arrivare a interessare anche la pelle delicata dell’animale. Ciò può risultare molto doloroso per il gatto. Spazzolare e pettinare regolarmente i gatti a pelo lungo contribuisce quindi a prevenire lo sviluppo di nodi.
Sebbene questo possa sembrare impegnativo, in realtà non lo è. È possibile spazzolare il gatto quando è sulle vostre ginocchia mentre state guardando la televisione o parlando al telefono con un amico. Svolgere questa operazione ogni 2-3 giorni crea molti meno problemi rispetto al dover gestire intricati nodi di pelo.
Cosa fare per risolvere il problema nodi
Tuttavia, se il gatto sviluppa nodi, il modo più sicuro per districarli consiste nel separare delicatamente con le mani i peli aggrovigliati. È sconsigliabile provare ad eliminarli spazzolandoli o pettinandoli. In commercio sono disponibili prodotti topici da applicare sui nodi per favorirne il districamento.
Una volta sciolti i nodi con le mani, la zona può essere spazzolata o pettinata. Questo processo può richiedere un po’ di tempo e la maggior parte dei gatti non lo gradisce. Il proprietario, quindi, deve essere paziente.
Si sconsiglia vivamente di provare a rimuovere i nodi con le forbici o con qualsiasi altro strumento tagliante, a meno che non si possegga un’ottima padronanza della procedura. La cute del gatto è molto sottile e può essere facilmente lesa in modo accidentale. Queste lesioni cutanee possono essere estremamente gravi. Spesso necessitano di cure veterinarie immediate, che prevedono la rasatura della zona interessata, pulizia accurata della stessa, sutura e bendaggio della ferita cutanea e plurime visite presso la clinica veterinaria per valutare i progressi del gatto in merito alla guarigione della ferita e, infine, per rimuovere i punti di sutura.
Se il gatto è soggetto a sviluppare nodi e necessita di essere pettinato di frequente, può essere utile rivolgersi a toelettatori professionisti.
È consigliabile iniziare il regime di cura del pelo quando il gatto ha 12 settimane di età. Così facendo, avrà modo di familiarizzare con il processo.
Quando effettuare la pulizia delle orecchie nel gatto
Nella maggior parte dei gatti, le orecchie non necessitano di essere pulite molto spesso. Infatti, un po’ di cerume è utile per la salute del tessuto auricolare del gatto. Tuttavia, quando si accumula una grande quantità di cerume, sporco o detriti, le orecchie devono essere pulite.
Ricordate che è sconsigliabile inserire soluzioni detergenti nelle orecchie del gatto se non si è assolutamente certi che il timpano sia intatto.
Consigli per la pulizia delle orecchie
Le orecchie moderatamente sporche possono essere pulite con un batuffolo di cotone inumidito con acqua tiepida. I bastoncini per le orecchie (cotton fioc) vanno evitati, poiché se inseriti troppo in profondità possono causare la rottura del timpano. Inoltre, tendono a spingere i detriti più a fondo all’interno del condotto uditivo, invece di favorirne la rimozione, che è lo scopo primario della pulizia delle orecchie.
Le orecchie molto sporche possono essere pulite in molti modi. Sono disponibili presso i veterinari e i negozi specializzati molti tipi diversi di detergenti specifici per le orecchie degli animali domestici. Alcune persone utilizzano una soluzione detergente preparata in casa utilizzando olio minerale a temperatura ambiente, olio di oliva o una soluzione molto diluita di aceto bianco e acqua (chiedete sempre il parere del veterinario prima di procedere). Le soluzioni irritanti, come alcool ed etere, non dovrebbero mai essere utilizzate. Possono essere dolorose e causare irritazione, infiammazione e gonfiore.
La soluzione detergente appropriata per la pulizia auricolare deve essere applicata nel condotto uditivo esterno (nei gatti, solo poche gocce). La base dell’orecchio deve poi essere massaggiata delicatamente per favorire lo scioglimento dell’accumulo di sporco, detriti e cerume. Dopo 1 minuto o poco più di massaggio, i detriti devono essere rimossi con delicatezza con un batuffolo di cotone.
Molti gatti trovano questo processo rilassante, specie se effettuato mentre si trovano in grembo al proprietario e se viene introdotta nelle loro orecchie solo una piccola quantità di soluzione detergente. Tuttavia, altri gatti si oppongono vigorosamente alla pulizia delle orecchie e necessitano di essere tenuti in modo gentile ma fermo. Tentate di rendere questa procedura una esperienza calma, tranquilla e positiva per il gatto. Se il gatto si oppone fortemente, la soluzione migliore è quella di rivolgersi a un veterinario o a un toelettatore esperto.
Come nel caso della cura del pelo, è meglio che la pulizia delle orecchie abbia inizio quando il gatto è in giovane età (10-12 settimane circa). Una volta che il gattino si abitua alla procedura, non avrà più alcun problema nel sottoporsi ad essa.
Gatti all’aperto e gatti che vivono in casa
La maggior parte dei gatti che vive all’aperto e alcuni gatti che vivono sia in casa che all’aperto, mantengono le unghie ben curate graffiando alberi, tronchi e altri materiali grezzi.
I gatti che vivono esclusivamente in casa, necessitano di un aiuto da parte del proprietario per mantenere le unghie in perfetta forma, specie le unghie anteriori. Dovrebbero quindi avere a disposizione uno o più tiragraffi, dove possono “tirarsi le unghie” per favorire la rimozione dello strato esterno più vecchio dell’unghia mentre quello nuovo cresce.
Tuttavia, anche se il gatto casalingo utilizza il tiragraffi, potrebbe essere comunque necessario accorciare le unghie anteriori per tenerle in ordine e arrotondate. Questo non solo contribuisce a proteggere i mobili, ma è anche importante per prevenire accidentali lesioni a persone e altri animali.
La maggior parte dei gatti che vive all’aperto non necessita di questa attenzione sino al sopraggiungere dell’anzianità o di condizioni quali l’artrite. In questi casi, l’animale non è sufficientemente attivo da provvedere in modo autonomo alla cura delle unghie. Anche i gatti che vivono all’aperto necessitano di avere unghie ben affilate, in modo da potersi difendere da altri animali.
I gatti polidattili, che presentano un numero di dita superiore al normale nelle zampe, necessitano di cure speciali, poiché le loro unghie tendono a crescere intorno e all’interno dei cuscinetti della zampa, se non tagliate regolarmente.
Consigli su come curare le unghie del gatto
Il modo migliore per abituare il gatto alla cura delle unghie è quello di iniziare a maneggiare le sue zampe e a tagliare le sue unghie quando è piccolo. I gatti anziani, a cui non sono state tagliate le unghie regolarmente, possono essere molto difficili da gestire e potrebbero necessitare di sedazione da parte del veterinario per eseguire tale operazione.
Il modo tipico per accorciare le unghie del gatto è il seguente:
- Posizionare il gatto su una superficie stabile rialzata oppure sulle ginocchia.
- Sollevare una delle due zampe anteriori e premere con delicatezza un cuscinetto fra il pollice e l’indice per favorire la fuoriuscita dell’unghia.
- Osservare l’unghia. Di solito, la parte terminale dell’unghia felina è trasparente e appuntita. Questa è la parte da tagliare. All’interno dell’unghia scorre una fascia rosata, denominata “derma vivo” che contiene nervi e vasi sanguigni. Questa parte non deve assolutamente essere tagliata, poiché causerebbe dolore all’animale e sanguinamento.
- Posizionare la punta affilata dell’unghia, ovvero la parte posta di fronte al derma vivo, all’interno dell’apposito tronchesino. Di solito, viene rimossa solo una porzione molto piccola dell’unghia.
- Qualora capiti di tagliare accidentalmente il derma vivo, esercitare pressione su di esso con un panno pulito, un batuffolo di cotone o una garza. Questo favorirà la coagulazione del sangue. E’ possibile anche applicare polvere emostatica o anche amido di mais sull’unghia sanguinante per accelerare la coagulazione.
- Se le unghie del gatto sono nere, tagliare solo la parte finale dell’unghia, ovvero dove inizia ad incurvarsi verso il basso. Nel caso in cui il gatto sia particolarmente calmo, è possibile illuminare l’unghia nera con una piccola torcia per vedere con maggiore precisione il punto in cui termina il derma vivo.
- Se il gatto è irascibile, meglio accorciare le unghie di una sola zampa rimandando il termine dell’operazione ad un altro giorno.
- Assicurarsi di utilizzare tronchesini specifici per le unghie degli animali domestici.
- Effettuare la procedura in presenza di una fonte di luce.
Di solito, solo le unghie anteriori necessitano di essere accorciate. Lo sperone, che è l’equivalente nel gatto del pollice umano, non tocca il suolo e probabilmente sarà necessario tagliarlo più spesso rispetto alle altre unghie.