La miosite dei muscoli masticatori (MMM) rappresenta un disordine autoimmune in cui il sistema immunitario del cane riconosce il tessuto muscolare dell’animale come antigene scatenando una risposta infiammatoria. In presenza di MMM, i muscoli masticatori, responsabili del processo di masticazione, risultano affetti da edema e dolore. I cani colpiti da questa condizione manifestano una significativa limitazione nell’apertura della bocca, associata a dolore acuto, che li rende incapaci di assumere cibo, masticare o interagire con i propri giocattoli.
Alcuni cani possono essere geneticamente predisposti alle malattie immunomediate, tra cui la MMM. I presunti fattori scatenanti associati a tale condizione comprendono infezioni batteriche e/o virali, vaccinazioni, stress, esposizione ad allergeni, reazioni a farmaci ed esposizione a tossine ambientali. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, il fattore scatenante effettivo della MMM rimane sconosciuto.
Quali razze canine sono più predisposte alla miosite dei muscoli masticatori?
La miosite dei muscoli masticatori (MMM) può manifestarsi nei cani di qualsiasi razza, sia maschi che femmine. L’età media dei pazienti affetti dalla MMM si attesta intorno ai 3 anni, sebbene siano stati riportati casi di cani di soli 4 mesi affetti da questa malattia. Alcune razze canine sono state identificate come maggiormente predisposte allo sviluppo della MMM, tra queste troviamo:
- Golden Retriever
- Doberman Pinscher
- Pastore tedesco
- Labrador Retriever
- Cavalier King Charles Spaniel
- Rottweiler
- Weimaraner
- Cani di taglia grande
Diagnosi
I sintomi caratteristici della miosite dei muscoli masticatori (MMM) includono:
- Incapacità del cane di aprire la bocca
- Incapacità di assumere cibo
- Edema dei muscoli masticatori
- Dolore lancinante al muso
La diagnosi di MMM può essere confermata attraverso un esame del sangue, che mira a rilevare e misurare gli autoanticorpi circolanti che attaccano le fibre muscolari. È fondamentale eseguire l’esame del sangue prima di avviare qualsiasi trattamento, poiché l’uso di farmaci antinfiammatori a base di corticosteroidi può alterare i risultati dell’analisi, provocando un falso negativo.
Nel caso in cui gli autoanticorpi circolanti non vengano rilevati, è possibile ricorrere a un altro test diagnostico per la MMM, ovvero la biopsia muscolare. Durante tale procedura, il veterinario preleva una piccola sezione del muscolo interessato al fine di valutarne lo stato infiammatorio e la gravità della fibrosi, che si manifesta a seguito del deterioramento del tessuto muscolare.
Trattamento della miosite dei muscoli masticatori nel cane
Il trattamento attualmente raccomandato per la miosite dei muscoli masticatori (MMM) consiste nell’impiego di una dose immunosoppressiva di farmaci corticosteroidi, di solito prednisone, per un periodo di diversi mesi. L’adozione di una terapia aggressiva precoce massimizza le possibilità di ottenere la remissione dei sintomi. Una volta che i sintomi sono sotto controllo, la dose di prednisone viene gradualmente ridotta al fine di mantenere sotto controllo la sintomatologia. Alcuni cani possono necessitare della terapia con prednisone per il resto della loro vita, mentre in altri casi la terapia può essere dismessa con gradualità. Tra gli effetti collaterali del prednisone vi sono l’aumento dell’appetito, un eccessivo senso di sete e un aumento della frequenza delle minzioni a causa dell’aumentata assunzione di acqua.
Durante le fasi iniziali della malattia, potrebbe essere necessario utilizzare farmaci antidolorifici per alleviare il disagio del cane.
Indipendentemente dal trattamento prescritto, i cani affetti da MMM richiedono modifiche nella loro routine alimentare. L’aggiunta di acqua tiepida per ammorbidire i croccantini potrebbe risultare sufficiente per incoraggiare l’assunzione del cibo. Alcuni cani potrebbero trarre maggior beneficio da una dieta a base di cibo umido. Il veterinario sarà in grado di fornire raccomandazioni nutrizionali mirate.
Prognosi
La prognosi per il cane affetto da miosite dei muscoli masticatori (MMM) dipende dal grado di infiammazione presente nei muscoli e dalla risposta individuale del paziente alla terapia. Nel caso in cui la diagnosi venga effettuata precocemente e il trattamento venga avviato in modo tempestivo, il cane in genere recupera la normale funzionalità della mascella e la capacità di aprire e chiudere la bocca senza sperimentare dolore. Tuttavia, in alcuni casi, può verificarsi la formazione di tessuto cicatriziale all’interno dei muscoli masticatori, causando problemi permanenti.
Un’importante considerazione riguardo alla terapia a lungo termine con prednisone è la possibile atrofia muscolare, che può manifestarsi sia come effetto collaterale del trattamento stesso, sia come conseguenza della progressione della MMM. Tale atrofia muscolare può ostacolare il completo ripristino della funzione muscolare. I cani con pregressi episodi di MMM possono essere soggetti a recidive e potrebbero risultare più complessi da trattare durante le successive manifestazioni della malattia.
Fonti
- Malcolm Weir, DVM, MSc, MPH; Robin Downing, DVM, DAAPM, DACVSMR, CVPP – Masticatory Myositis in Dogs – VCA Animal Hospitals (https://vcahospitals.com/know-your-pet/masticatory-myositis-in-dogs)
- Joseph Harari, MS, DVM, DACVS – Masticatory Myositis in Dogs and Cats – MSD Veterinary Manual (https://www.msdvetmanual.com/musculoskeletal-system/myopathies-in-small-animals/masticatory-myositis-in-dogs-and-cats)
- Evan Mariotti, DVM, DACVIM – Masticatory Muscle Myositis – MSPCA Angell (https://www.mspca.org/angell_services/masticatory-muscle-myositis/)
- Genell McCormick, DVM – Masticatory Myositis in Dogs – PetMD (https://www.petmd.com/dog/conditions/immune/masticatory-myositis-dogs)