Le ghiandole anali, piccole ma cruciali, svolgono un ruolo importante nella vita del tuo gatto. Situate ai lati dell’ano, producono una secrezione che, in condizioni normali, viene espulsa durante la defecazione. Tuttavia, queste ghiandole possono andare incontro a problematiche che causano notevole disagio al tuo felino.
L’ostruzione, l’infiammazione o l’infezione di queste ghiandole sono condizioni comuni nei gatti e possono manifestarsi con sintomi quali leccamento eccessivo, sfregamento dell’area anale o difficoltà nella defecazione. Riconoscere prontamente questi segni è fondamentale per garantire il benessere del tuo amico a quattro zampe.
In questo articolo, analizzeremo le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento per le malattie del sacco anale nel gatto, fornendoti gli strumenti necessari per prenderti cura al meglio del tuo animale domestico.
Cause
Come accennato in precedenza, le ghiandole anali del gatto possono essere soggette a diverse problematiche. Una delle cause più comuni è una dieta povera di fibre. Le fibre svolgono un ruolo importante nella formazione di feci voluminose, che a loro volta favoriscono il naturale svuotamento delle ghiandole anali durante la defecazione.
Al contrario, un’alimentazione ricca di fibre aiuta a mantenere le ghiandole in salute, facilitando questo processo naturale. Anche l’obesità e la mancanza di attività fisica possono contribuire all’ostruzione delle ghiandole, ostacolandone il corretto svuotamento.
Inoltre, la diarrea cronica e una ridotta tonicità muscolare possono indebolire i muscoli che circondano le ghiandole anali, rendendole più suscettibili all’insorgenza di patologie.
Sintomi
Quando le ghiandole anali del tuo gatto non si svuotano correttamente, possono manifestarsi diversi sintomi di disagio. I comportamenti tipici che potresti osservare includono:
- Sfregamento del sedere sul pavimento: un tentativo di alleviare il disagio e favorire lo svuotamento.
- Mordicchiamento e leccamento eccessivo della zona anale: il gatto cerca di alleviare il prurito e il dolore.
- Difficoltà e dolore durante la defecazione: il gatto potrebbe mostrare segni di sforzo o dolore.
- Tenesmo: il gatto avverte la sensazione di dover defecare, anche se non ci riesce.
- Irritazione cutanea intorno all’ano: a causa del leccamento e dello sfregamento, la pelle può arrossarsi e infiammarsi.
- Cambiamenti nel comportamento: alcuni gatti possono diventare irrequieti, irritabili o inseguire la propria coda.
Se noti uno o più di questi sintomi, è importante portare il tuo gatto dal veterinario. In particolare, se il tuo gatto ha bisogno di frequenti svuotamenti manuali delle ghiandole anali, è fondamentale escludere eventuali cause mediche sottostanti.

Diagnosi
Non esiste un singolo test definitivo per la diagnosi delle malattie del sacco anale. La diagnosi si basa su una combinazione di fattori, tra cui:
- Storia clinica: il veterinario raccoglierà informazioni sulla salute generale del gatto e sui sintomi osservati.
- Esame fisico: il veterinario esaminerà attentamente la zona anale del gatto.
- Palpazione delle ghiandole anali: attraverso la palpazione, il veterinario può rilevare eventuali anomalie, come gonfiore o indurimento.
- Esame del contenuto delle ghiandole anali: in alcuni casi, può essere necessario prelevare un campione del liquido presente nelle ghiandole per un’analisi microscopica.
L’ostruzione delle ghiandole anali è una delle cause più comuni di questi problemi. Quando le ghiandole sono ostruite, il gatto non riesce a svuotarle naturalmente durante la defecazione. Questo può portare a comportamenti come il leccamento e il mordicchiamento eccessivo della zona anale.
La diagnosi definitiva viene spesso confermata attraverso la palpazione digitale delle ghiandole anali. In caso di ostruzione, il veterinario percepirà piccole masse solide all’interno delle ghiandole. Per valutare il contenuto delle ghiandole, può essere necessario applicare una leggera pressione per espellere il liquido. In caso di ostruzione, il liquido può apparire denso, pastoso e di colore marrone.
A causa del dolore che può essere associato a questa procedura, il veterinario potrebbe raccomandare l’anestesia o la sedazione. Se si sospetta un’infezione, il veterinario può anche eseguire un esame microscopico del liquido prelevato dalle ghiandole anali.
Trattamento
Come accennato in precedenza, l’ostruzione delle ghiandole anali rappresenta la causa più frequente di disagio in questa zona delicata del gatto. Quando il liquido prodotto dalle ghiandole si addensa e si accumula, impedisce il naturale svuotamento durante la defecazione, innescando un processo infiammatorio che causa gonfiore e dolore. Di conseguenza, lo svuotamento manuale, necessario per risolvere il problema, può risultare particolarmente fastidioso per l’animale, rendendo spesso indispensabile la sedazione o l’anestesia.
Oltre all’ostruzione, le ghiandole anali infiammate sono più vulnerabili alle infezioni, che possono aggravare il dolore e il disagio. Pertanto, se il gatto continua a leccare insistentemente la zona anale dopo il trattamento, è fondamentale consultare nuovamente il veterinario per escludere eventuali complicazioni.
Il trattamento di prima linea consiste nello svuotamento manuale delle ghiandole anali, una procedura delicata che richiede competenza e cautela. In alcuni casi, il veterinario può optare per il lavaggio delle ghiandole con soluzioni specifiche, come soluzione fisiologica sterile, antibiotici o corticosteroidi, al fine di ridurre l’infiammazione e combattere eventuali infezioni.
Nei casi di infezioni croniche o ricorrenti, la rimozione chirurgica delle ghiandole anali può rappresentare l’unica soluzione definitiva. Tuttavia, si preferisce sempre optare per approcci conservativi e non chirurgici quando possibile, al fine di minimizzare l’invasività e il disagio per l’animale.
Prevenzione
Sebbene non esista una strategia infallibile per prevenire completamente l’ostruzione delle ghiandole anali nei gatti, è possibile ridurre in modo significativo il rischio adottando un approccio olistico che includa una corretta alimentazione e uno stile di vita sano.
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella salute delle ghiandole anali. Una dieta equilibrata, ricca di fibre, favorisce la formazione di feci voluminose e consistenti, che a loro volta stimolano lo svuotamento naturale delle ghiandole durante la defecazione. Al contrario, una dieta povera di fibre può portare a feci secche e dure, che possono ostacolare lo svuotamento delle ghiandole e aumentare il rischio di ostruzione.
Oltre all’alimentazione, uno stile di vita attivo è essenziale per la salute generale del gatto, comprese le ghiandole anali. L’attività fisica regolare favorisce la motilità intestinale e aiuta a mantenere un peso corporeo sano, riducendo il rischio di obesità, un fattore di rischio per l’ostruzione delle ghiandole anali.
In sintesi, la prevenzione dei problemi alle ghiandole anali nel gatto si basa su un approccio integrato che comprende una dieta equilibrata e ricca di fibre, uno stile di vita attivo e un monitoraggio regolare della salute del gatto. Consultare il veterinario per consigli personalizzati sulla dieta e sull’esercizio fisico può aiutare a mantenere le ghiandole anali del gatto sane e funzionanti.
Fonti
- Stanley I. Rubin, DVM, MS, DACVIM, Department of Veterinary Clinical Medicine, College of Veterinary Medicine, University of Illinois Urbana-Champaign – MSD MANUAL Veterinary Manual – Disorders of the Rectum and Anus in Cats (https://www.msdvetmanual.com/cat-owners/digestive-disorders-of-cats/disorders-of-the-rectum-and-anus-in-cats)
- Wagwalking – Anal Sac Disease in Cats (https://wagwalking.com/cat/condition/anal-sac-disease)
- Tammy Hunter, DVM; Ernest Ward, DVM – VCA Animal Hospital – Anal Sac Disease in Cats (https://vcahospitals.com/know-your-pet/anal-sac-disease-in-cats)