I parassiti nel cane sono organismi che trascorrono gran parte della loro vita sulla superficie o all’interno di altri esseri viventi. Essi, in sostanza, vivono a spese di un altro organismo, detto ospite. In considerazione di questo, i parassiti formano rapporti unici con la specie ospite. Questi organismi traggono sempre qualche vantaggio dall’interazione con l’ospite. Quando sia il parassita che l’ospite beneficiano della reciproca associazione, il rapporto viene definito “simbiotico”. Purtroppo, i cani domestici solitamente non ottengono alcun beneficio dai parassiti.
L’entità delle conseguenze comportate dall’interazione con un organismo parassita dipende da una serie di fattori, tra cui fattori ambientali, immunologici, fisiologici ed ecologici. Inoltre, le associazioni tra parassiti e animale domestico ospite sono in costante evoluzione.
Questo processo, infatti, è influenzato dall’introduzione di nuovi farmaci, protocolli vaccinali moderni, miglioramento delle tecniche igienico-sanitarie, gestione migliore dei programmi di allevamento e controlli ambientali più rigorosi.
In che modo i parassiti colpiscono i cani?
Alcuni cani sono ben adattati ai parassiti che li colpiscono e sviluppano pochi sintomi avversi a seguito dell’interazione con tali organismi. Tuttavia, molti cani non sono in grado di tollerare le conseguenze comportate dai parassiti, sperimentando irritazione e l’insorgenza di malattie. Talvolta, le infestazioni parassitarie possono essere fatali.
I parassiti presentano il potenziale di colpire il cane in modi diversi:
- Possono causare nell’ospite irritazione fisica, tra cui dolore o forte prurito. Questo può portare ad automutilazione da leccamento, mordicchiamento, sfregamento o grattamento (azioni che il cane mette in atto nel tentativo di alleviare il disagio sperimentato).
- Alcuni parassiti producono un danno nell’ospite nutrendosi del suo sangue o di altri liquidi corporei. Questo può causare l’insorgenza di sintomi e malattie la cui entità può variare da lieve fastidio a grave anemia dovuta alla perdita di sangue (può essere fatale). L’anemia è una diminuzione anomala della quantità di globuli rossi circolanti. I globuli rossi sono necessari per trasportare ossigeno e altri nutrienti fondamentali in tutto il corpo e per l’eliminazione delle scorie dai tessuti.
- Possono secernere sostanze tossiche nell’ospite, che possono causare l’insorgenza di malattie, la cui entità può essere talmente grave da provocare il decesso dell’animale.
- Alcuni parassiti creano barriere fisiche o meccaniche che ostruiscono importanti passaggi biologici dell’ospite. Per esempio, essi possono ostruire parzialmente o completamente vasi sanguigni, vie respiratorie o cavità corporee, comportando conseguenze lievi o potenzialmente catastrofiche.
- In alcuni casi possono produrre un danno meccanico a carico dei tessuti corporei interni o esterni dell’ospite, specie all’interno o intorno al sito in cui essi albergano. Questo può portare a lesioni traumatiche e ad altre lesioni. Può anche aumentare il rischio di infezione nelle zone affette.
- Talvolta possono compromettere il metabolismo dell’ospite. Con il termine “metabolismo” si intende l’insieme di tutti i processi fisici e chimici per mezzo dei quali vengono costruite e mantenute le sostanze interne e con cui le molecole di grandi dimensioni vengono scisse in molecole più piccole per produrre l’energia essenziale alla vita. In sostanza, questi parassiti compromettono la digestione e la disposizione delle sostanze nutritive che vengono assorbite dal tratto gastrointestinale dell’ospite nel flusso sanguigno. Questo può verificarsi quando i parassiti competono con l’ospite per i nutrienti essenziali, causando perdita di peso, debolezza e l’insorgenza di malattie nell’animale ospite.
- Alcuni parassiti vengono trasferiti dagli animali all’essere umano. Tale trasferimento viene definito infezione o malattia zoonotica. Le conseguenze delle infezioni zoonotiche possono essere minime, ma purtroppo anche mortali.
- In alcuni casi non producono direttamente un danno nell’ospite, bensì fungono da vettori di altri organismi infettivi. Le malattie causate da questi ultimi sono considerate di natura parassitaria, poiché si sviluppano solo a seguito dell’azione del parassita intermediario. Per esempio, alcuni tipi di zanzare e zecche trasportano e possono trasmettere organismi responsabili di malattie molto gravi, come la malaria e la malattia di Lyme, tra le altre.
- Alcuni parassiti non sono particolarmente fastidiosi per l’ospite, ma possono disturbare notevolmente il proprietario dell’animale. Questi in genere includono parassiti visibili ad occhio nudo, come quelli presenti nelle feci del cane e quelli che possono essere visti strisciare sulla cute, sul pelo o nella cuccia del cane.
Tipologie di parassiti canini
I parassiti canini possono essere classificati in esterni (parassiti che vivono all’esterno del corpo del cane) e interni (parassiti che vivono per lo più all’interno dell’ospite).
Parassiti esterni
I tipi più comuni di parassiti canini esterni includono:
- Pulci: insetti saltatori di dimensioni minuscole, privi di ali e di occhi, si nutrono del sangue dell’ospite (ematofagi). Sono fonte di fastidio sia per l’essere umano che per gli animali.
- Mosche: parassiti esterni fastidiosi che causano irritazione e malattie negli animali domestici.
- Pidocchi: Piccoli parassiti esterni specie-specifici che vivono sulla cute e sul mantello dei cani
- Acari (rogna sarcoptica, rogna demodettica o demodicosi, “forfora che cammina”, acari dell’orecchio)
- Zecche: piccoli parassiti cutanei artropodi ematofagi.
Parassiti interni
I tipi più comuni di parassiti canini interni sono:
- Ascaride: verme filiforme non segmentato dal corpo cilindrico, affusolato la cui lunghezza è pari a parecchi centimetri. È un parassita interno, nell’esattezza un parassita dell’intestino tenue. L’infestazione da ascaride è detta ascaridiasi.
- Tricocefalo: verme dei nematodi, parassita dell’intestino. L’infestazione da parassiti appartenenti al genere Trichocephalus è detta tricocefalosi.
- Anchilostoma: parassita intestinale. Verme nematode cilindrico caratterizzato da estremità encefalica appuntita e bocca uncinata.
- Filaria: nome comune di alcuni vermi nematodi filiformi, sottili, allungati di varie dimensioni. Utilizzano come vettori ditteri ematofagi (che si nutrono di sangue), tra cui zanzare e tabanidi. La malattia che ne deriva è nota come filariosi. Nel cane Dirofilaria immitis vive nel cuore e nelle arterie polmonari (filariosi cardiopolmonare)
- Tenia: genere di vermi platelminti comprendente numerose specie parassitarie. Nel linguaggio comune questo verme parassita dell’intestino viene chiamato verme solitario. Il corpo di quest’ultimo è costituito da un’estremità anteriore (scolice), dotata di uncini e ventose che si fissano alle pareti del tubo digerente dell’ospite, e da numerosi segmenti (proglottidi).
- Oslerus osleri: precedentemente noti col nome di Filaroides osleri, questi parassiti infettano le vie respiratorie del cane, causando una reazione infiammatoria e irritante localizzata.
- Coccidi: ordine di protozoi, parassiti interni che vivono per lo più nelle cellule che rivestono il tratto gastrointestinale. Provocano un’infezione detta coccidiosi.
- Giardia: piccoli parassiti protozoi unicellulari dell’intestino. Il loro ciclo vitale prevede l’alternanza di due forme: quiescente (cisti) e vegetativa (trofozoite).
- Parassitosi di origine ittica dovuta all’ingestione di pesce fresco crudo (solitamente salmone, trota o trota arcobaleno) contaminato con parassita batterico infettivo (Neorickettsia helminthoeca) e relativo vettore (Nanophyteus salmincola).
Come posso capire se il mio cane presenta una infestazione da parassiti?
Esistono molteplici modi per gestire la salute e il benessere del proprio cane e per capire se quest’ultimo può essere infetto da parassiti esterni o interni.
Per esempio, un buon regime di toelettatura può essere utile in svariati modi. Una regolare toelettatura, infatti, contribuisce a mantenere la cute e il mantello del cane sani e puliti, consentendo al contempo al proprietario di osservare e individuare eventuali segni di parassiti esterni. Questi segni possono essere evidenti. Per esempio, le dimensioni di alcuni parassiti che vivono sulla superficie del corpo del cane sono grandi a sufficienza da renderli visibili a occhio nudo. Altri segni che il proprietario può osservare includono tracce fecali, lesioni cutanee, zone prive di pelo o chiazze cutanee secche e squamose.
Un altro modo per individuare la presenza di parassiti consiste nel controllare la consistenza e il contenuto delle feci emesse dal cane. Alcuni parassiti, in particolare quelli che vivono nello stomaco e nell’intestino, vengono espulsi nelle feci quando muoiono o in forma larvale. Per esempio, i segmenti della Tenia sono spesso presenti nella materia fecale. Alcuni di questi rassomigliano a chicchi di riso. Essi, inoltre, di solito attecchiscono al pelo circostante l’ano del cane infetto.
Di solito, un proprietario attento è il primo a notare eventuali segni di una infestazione interna da parassiti nel cane. Questi segni possono essere in qualche modo specifici, come perdita di appetito o diarrea, ma in genere il cane manifesta solo uno stato di malessere. Se l’animale appare letargico o si comporta in modo diverso dal solito per più di pochi giorni, è consigliabile recarsi dal veterinario. La diagnosi e il trattamento precoci dei parassiti sono molto importanti per la salute generale del cane e spesso anche per il benessere degli altri animali domestici che vivono nel medesimo ambiente del cane.
- American Kennel Club – Dog Parasites
- Andrew S. Peregrine, BVMS, PhD, DVM, DEVPC, DACVM – Gastrointestinal Parasites of Dogs – MSD Veterinary Manual
- American Veterinary Medical Association – External parasites